sexta-feira, julho 31, 2009

Legislativas. Eurosondagem, 23-28 Julho, N= 1036, Tel.

PS: 33,0%
PSD: 31,1%
BE: 10,0%
CDU: 9,4%
CDS-PP: 8,5%
OBN: 8%

Em relação aos 1036 inquiridos, a percentagem daqueles que afirmou não saber ou recusou responder à pergunta de intenção de voto foi de 22,8%. Aqui.

quinta-feira, julho 30, 2009

O caso das sondagens pagas pelo Eliseu

Analisado em detalhe no Le Monde, aqui. A história resume-se rapidamente: o Tribunal de Contas apurou que a presidência pagou sondagens que depois foram publicadas no Figaro. A empresa, Opinion Way, defende-se.

sexta-feira, julho 10, 2009

Um passo

"O Conselho Regulador da ERC deliberou ainda constituir uma comissão para efectuar um diagnóstico sobre a situação das sondagens e de apresentar sugestões sobre as medidas a adoptar. Essa comissão será constituída por Vidal de Oliveira, especialista em sondagens, Helena Nicolau, professora da Faculdade de Ciências de Lisboa, e Fernando Cascais, presidente do CENJOR."

Estes romanos são loucos

No dia 21 e 22 de Junho passados, os italianos votaram num referendo com três questões. Ei-las:

1ª questão: "Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, titolato “Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati”, limitatamente alle seguenti parti:
art. 14-bis, comma 1: “I partiti o i gruppi politici organizzati possono effettuare il collegamento in una coalizione delle liste da essi rispettivamente presentate. Le dichiarazioni di collegamento debbono essere reciproche.”;
art. 14-bis, comma 2: “La dichiarazione di collegamento è effettuata contestualmente al deposito del contrassegno di cui all’articolo 14. Le dichiarazioni di collegamento hanno effetto per tutte le liste aventi lo stesso contrassegno.”;
art. 14-bis, comma 3, limitatamente alle parole: “I partiti o i gruppi politici organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione.”;
art. 14-bis, comma 4, limitatamente alle parole “1, 2 e”;
art. 14-bis, comma 5, limitatamente alle parole: “dei collegamenti ammessi”;
art. 18-bis, comma 2, limitatamente alle parole: “Nessuna sottoscrizione è altresì richiesta per i partiti o gruppi politici che abbiano effettuato le dichiarazioni di collegamento ai sensi dell’art. 14-bis, comma 1, con almeno due partiti o gruppi politici di cui al primo periodo e abbiano conseguito almeno un seggio in occasione delle ultime elezioni per il Parlamento europeo, con contrassegno identico a quello depositato ai sensi dell’art. 14.”;
art. 24, numero 2), limitatamente alle parole: “alle coalizioni e”;
art. 24, numero 2), limitatamente alle parole: “non collegate”;
art. 24, numero 2), limitatamente alle parole: “, nonché per ciascuna coalizione, l’ordine dei contrassegni delle liste della coalizione”;
art. 31, comma 2, limitatamente alle parole: “delle liste collegate appartenenti alla stessa coalizione”;
art. 31, comma 2, limitatamente alle parole: “di seguito, in linea orizzontale, uno accanto all’altro, su un’unica riga”;
art. 31, comma 2, limitatamente alle parole: “delle coalizioni e”;
art. 31, comma 2, limitatamente alle parole: “non collegate”;
art. 31, comma 2, limitatamente alle parole: “di ciascuna coalizione”;
art. 83, comma 1, numero 2): “2) determina poi la cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione di liste collegate, data dalla somma delle cifre elettorali nazionali di tutte le liste che compongono la coalizione stessa, nonché la cifra elettorale nazionale delle liste non collegate ed individua quindi la coalizione di liste o la lista non collegata che ha ottenuto il maggior numero di voti validi espressi;”;
art. 83, comma 1, numero 3), lettera a): “a) le coalizioni di liste che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 10 per cento dei voti validi espressi e che contengano almeno una lista collegata che abbia conseguito sul piano nazionale almeno il 2 per cento dei voti validi espressi ovvero una lista collegata rappresentativa di minoranze linguistiche riconosciute, presentata esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbia conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella circoscrizione;”;
art. 83, comma 1, numero 3), lettera b), limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: “non collegate”;
art. 83, comma 1, numero 3), lettera b), limitatamente alle parole: “, nonché le liste delle coalizioni che non hanno superato la percentuale di cui alla lettera a) ma che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 4 per cento dei voti validi espressi ovvero che siano rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbiano conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella circoscrizione”;
art. 83, comma 1, numero 4), limitatamente alle parole: “le coalizioni di liste di cui al numero 3), lettera a), e”;
art. 83, comma 1, numero 4), limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: “coalizione di liste o”;
art. 83, comma 1, numero 4), limitatamente alle parole: “coalizioni di liste o”;
art. 83, comma 1, numero 5), limitatamente alle parole: “la coalizione di liste o”;
art. 83, comma l, numero 6): “6) individua quindi, nell’àmbito di ciascuna coalizione di liste collegate di cui al numero 3), lettera a), le liste che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 2 per cento dei voti validi espressi e le liste rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbiano conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella circoscrizione, nonché la lista che abbia ottenuto la maggiore cifra elettorale nazionale tra quelle che non hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 2 per cento dei voti validi espressi;”;
art. 83, comma 1, numero 7): “7) qualora la verifica di cui al numero 5) abbia dato esito positivo, procede, per ciascuna coalizione di liste, al riparto dei seggi in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista di cui al numero 6). A tale fine, per ciascuna coalizione di liste, divide la somma delle cifre elettorali nazionali delle liste ammesse al riparto di cui al numero 6) per il numero di seggi già individuato ai sensi del numero 4). Nell’effettuare tale divisione non tiene conto dell’eventuale parte frazionaria del quoziente così ottenuto. Divide poi la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista ammessa al riparto per tale quoziente. La parte intera del quoziente così ottenuta rappresenta il numero dei seggi da assegnare a ciascuna lista. I seggi che rimangono ancora da attribuire sono rispettivamente assegnati alle liste per le quali queste ultime divisioni hanno dato i maggiori resti e, in caso di parità di resti, alle liste che abbiano conseguito la maggiore cifra elettorale nazionale; a parità di quest’ultima si procede a sorteggio. A ciascuna lista di cui al numero 3), lettera b), sono attribuiti i seggi già determinati ai sensi del numero 4);”;
art. 83, comma 1, numero 8), limitatamente alle parole: “varie coalizioni di liste o”;
art. 83, comma 1, numero 8), limitatamente alle parole: “per ciascuna coalizione di liste, divide il totale delle cifre elettorali circoscrizionali di tutte le liste che la compongono per il quoziente elettorale nazionale di cui al numero 4), ottenendo così l’indice relativo ai seggi da attribuire nella circoscrizione alle liste della coalizione medesima. Analogamente,”;
art. 83, comma 1, numero 8), limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: “coalizione di liste o”;
art. 83, comma 1, numero 8), limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: “coalizioni di liste o”;
art. 83, comma 1, numero 8), limitatamente alle parole: “coalizioni o”;
art. 83, comma 1, numero 9): “9) salvo quanto disposto dal comma 2, l’Ufficio procede quindi all’attribuzione nelle singole circoscrizioni dei seggi spettanti alle liste di ciascuna coalizione. A tale fine, determina il quoziente circoscrizionale di ciascuna coalizione di liste dividendo il totale delle cifre elettorali circoscrizionali delle liste di cui al numero 6) per il numero di seggi assegnati alla coalizione nella circoscrizione ai sensi del numero 8). Nell’effettuare tale divisione non tiene conto dell’eventuale parte frazionaria del quoziente. Divide quindi la cifra elettorale circoscrizionale di ciascuna lista della coalizione per tale quoziente circoscrizionale. La parte intera del quoziente così ottenuta rappresenta il numero dei seggi da assegnare a ciascuna lista. I seggi che rimangono ancora da attribuire sono assegnati alle liste seguendo la graduatoria decrescente delle parti decimali dei quozienti così ottenuti; in caso di parità, sono attribuiti alle liste con la maggiore cifra elettorale circoscrizionale; a parità di quest’ultima, si procede a sorteggio. Successivamente l’Ufficio accerta se il numero dei seggi assegnati in tutte le circoscrizioni a ciascuna lista corrisponda al numero dei seggi ad essa attribuito ai sensi del numero 7). In caso negativo, procede alle seguenti operazioni, iniziando dalla lista che abbia il maggior numero di seggi eccedenti, e, in caso di parità di seggi eccedenti da parte di più liste, da quella che abbia ottenuto la maggiore cifra elettorale nazionale, proseguendo poi con le altre liste, in ordine decrescente di seggi eccedenti: sottrae i seggi eccedenti alla lista in quelle circoscrizioni nelle quali essa li ha ottenuti con le parti decimali dei quozienti, secondo il loro ordine crescente e nelle quali inoltre le liste, che non abbiano ottenuto il numero di seggi spettanti, abbiano parti decimali dei quozienti non utilizzate. Conseguentemente, assegna i seggi a tali liste. Qualora nella medesima circoscrizione due o più liste abbiano le parti decimali dei quozienti non utilizzate, il seggio è attribuito alla lista con la più alta parte decimale del quoziente non utilizzata. Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento alla medesima circoscrizione ai fini del completamento delle operazioni precedenti, fino a concorrenza dei seggi ancora da cedere, alla lista eccedentaria vengono sottratti i seggi in quelle circoscrizioni nelle quali li ha ottenuti con le minori parti decimali del quoziente di attribuzione e alle liste deficitarie sono conseguentemente attribuiti seggi in quelle altre circoscrizioni nelle quali abbiano le maggiori parti decimali del quoziente di attribuzione non utilizzate.”;
art. 83, comma 2, limitatamente alle parole: “la coalizione di liste o”;
art. 83, comma 2, limitatamente alle parole: “coalizione di liste o”;
art. 83, comma 2, limitatamente alle parole: “di tutte le liste della coalizione o”;
art. 83, comma 3, limitatamente alle parole: “coalizioni di liste e”;
art. 83, comma 3, limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: “coalizione di liste o”;
art. 83, comma 3, limitatamente alle parole: “coalizioni di liste o”;
art. 83, comma 4: “L’Ufficio procede poi, per ciascuna coalizione di liste, al riparto dei seggi ad essa spettanti tra le relative liste ammesse al riparto. A tale fine procede ai sensi del comma 1, numero 7), periodi secondo, terzo, quarto, quinto, sesto e settimo.”;
art. 83, comma 5, limitatamente alle parole: “numero 6),”;
art. 83, comma 5, limitatamente alle parole: “e 9)”;
art. 83, comma 5, limitatamente alle parole: “coalizione di liste o”;
art. 83, comma 5, limitatamente alle parole: “coalizioni di liste o”;
art. 84, comma 3: “Qualora al termine delle operazioni di cui al comma 2, residuino ancora seggi da assegnare alla lista in una circoscrizione, questi sono attribuiti, nell’àmbito della circoscrizione originaria, alla lista facente parte della medesima coalizione della lista deficitaria che abbia la maggiore parte decimale del quoziente non utilizzata, procedendo secondo un ordine decrescente. Qualora al termine di detta operazione residuino ancora seggi da assegnare alla lista, questi sono attribuiti, nelle altre circoscrizioni, alla lista facente parte della medesima coalizione della lista deficitaria che abbia la maggiore parte decimale del quoziente già utilizzata, procedendo secondo un ordine decrescente.”;
art. 84, comma 4, limitatamente alle parole: “e 3”;
art. 86, comma 2, limitatamente alle parole: “, 3”?».

2ª questão: "Volete voi che sia abrogato il Decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, titolato “Testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica”, limitatamente alle seguenti parti:

art. 1, comma 2, limitatamente alle parole: "di coalizione";
art. 9, comma 3, limitatamente alle parole: "Nessuna sottoscrizione è altresì richiesta per i partiti o gruppi politici che abbiano effettuato le dichiarazioni di collegamento ai sensi dell'art. 14-bis, comma 1, del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, con almeno due partiti o gruppi politici di cui al primo periodo del presente comma e abbiano conseguito almeno un seggio in occasione delle ultime elezioni per il Parlamento europeo, con contrassegno identico a quello depositato ai sensi dell'art. 14 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957.";
art. 11, comma 1, lettera a), limitatamente alle parole: "alle coalizioni e";
art. 11, comma 1, lettera a), limitatamente alle parole: "non collegate";
art. 11, comma 1, lettera a), limitatamente alle parole: ", nonché, per ciascuna coalizione, l'ordine dei contrassegni delle liste della coalizione";
art. 11, comma 3, limitatamente alle parole: "delle liste collegate appartenenti alla stessa coalizione";
art. 11, comma 3, limitatamente alle parole: "di seguito, in linea orizzontale, uno accanto all'altro, su un'unica riga";
art. 11, comma 3, limitatamente alle parole: "delle coalizioni e";
art. 11, comma 3, limitatamente alle parole: "non collegate";
art. 11, comma 3, limitatamente alle parole: "di ciascuna coalizione";
art. 16, comma 1, lettera a), limitatamente alle parole: ". Determina inoltre la cifra elettorale circoscrizionale di ciascuna coalizione di liste, data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali di tutte le liste che la compongono";
art. 16, comma 1, lettera b), numero 1): “1) le coalizioni di liste che abbiano conseguito sul piano regionale almeno il 20 per cento dei voti validi espressi e che contengano almeno una lista collegata che abbia conseguito sul piano regionale almeno il 3 per cento dei voti validi espressi;”;
art. 16, comma 1, lettera b), numero 2), limitatamente alle parole: "non collegate";
art. 16, comma 1, lettera b), numero 2), limitatamente alle parole: "nonché le liste che, pur appartenendo a coalizioni che non hanno superato la percentuale di cui al numero 1), abbiano conseguito sul piano regionale almeno l'8 per cento dei voti validi espressi";
art. 17, comma 1, limitatamente alle parole: "le coalizioni di liste e";
art. 17, comma 1, limitatamente alle parole: "coalizioni di liste o";
art. 17, comma 1, limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: "coalizione di liste o";
art. 17, comma 2, limitatamente alle parole: "la coalizione di liste o";
art. 17, comma 3: “Nel caso in cui la verifica di cui al comma 2 abbia dato esito positivo, l'ufficio elettorale regionale individua, nell'àmbito di ciascuna coalizione di liste collegate di cui all'articolo 16, comma 1, lettera b), numero 1), le liste che abbiano conseguito sul piano circoscrizionale almeno il 3 per cento dei voti validi espressi. Procede quindi, per ciascuna coalizione di liste, al riparto, tra le liste ammesse, dei seggi determinati ai sensi del comma 1. A tale fine, per ciascuna coalizione di liste, divide la somma delle cifre elettorali circoscrizionali delle liste ammesse al riparto per il numero di seggi già individuato ai sensi del comma 1, ottenendo così il relativo quoziente elettorale di coalizione. Nell'effettuare tale divisione non tiene conto dell'eventuale parte frazionaria del quoziente. Divide poi la cifra elettorale circoscrizionale di ciascuna lista ammessa al riparto per il quoziente elettorale di coalizione. La parte intera del quoziente così ottenuta rappresenta il numero dei seggi da assegnare a ciascuna lista. I seggi che rimangono ancora da attribuire sono rispettivamente assegnati alle liste per le quali queste ultime divisioni hanno dato i maggiori resti e, in caso di parità di resti, alle liste che abbiano conseguito la maggiore cifra elettorale circoscrizionale; a parità di quest'ultima si procede a sorteggio. A ciascuna lista di cui all'articolo 16, comma 1, lettera b), numero 2), sono attribuiti i seggi già determinati ai sensi del comma 1.”;
art. 17, comma 4, limitatamente alle parole: "alla coalizione di liste o";
art. 17, comma 5, limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: "coalizioni di liste o";
art. 17, comma 5, limitatamente alle parole, ovunque ricorrono: "coalizione di liste o";
art. 17, comma 5, limitatamente alle parole: "alle coalizioni di liste e";
art. 17, comma 6: “Per ciascuna coalizione l'ufficio procede al riparto dei seggi ad essa spettanti ai sensi dei commi 4 e 5. A tale fine, per ciascuna coalizione di liste, divide il totale delle cifre elettorali circoscrizionali delle liste ammesse al riparto ai sensi dell'articolo 16, comma 1, lettera b), numero 1), per il numero dei seggi ad essa spettanti. Nell'effettuare tale divisione non tiene conto dell'eventuale parte frazionaria del quoziente così ottenuto. Divide poi la cifra elettorale circoscrizionale di ciascuna lista per quest'ultimo quoziente. La parte intera del risultato così ottenuto rappresenta il numero dei seggi da attribuire a ciascuna lista. I seggi che rimangono ancora da attribuire sono rispettivamente assegnati alla lista per la quale queste ultime divisioni abbiano dato i maggiori resti e, in caso di parità di resti, a quelle che abbiano conseguito la maggiore cifra elettorale circoscrizionale.”;
art. 17, comma 8: “Qualora una lista abbia esaurito il numero dei candidati presentati nella circoscrizione regionale e non sia quindi possibile attribuire tutti i seggi ad essa spettanti, l'ufficio elettorale regionale assegna i seggi alla lista facente parte della medesima coalizione della lista deficitaria che abbia la maggiore parte decimale del quoziente non utilizzata, procedendo secondo un ordine decrescente. Qualora due o più liste abbiano una uguale parte decimale del quoziente, si procede mediante sorteggio.”;
art. 17-bis, limitatamente alle parole: “e 6”;
art. 19, comma 2: “Qualora la lista abbia esaurito il numero dei candidati presentati in una circoscrizione e non sia quindi possibile attribuirle il seggio rimasto vacante, questo è attribuito, nell'àmbito della stessa circoscrizione, ai sensi dell'articolo 17, comma 8."»

3ª questão: " Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, titolato “Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati”, limitatamente alle seguenti parti: art. 19, limitatamente alle parole: “nella stessa”; art. 85."


O sim ganhou nas três questões. Mas a abstenção foi 77%. Por não ter atingido o quórum de 50%, os resultados são inválidos.

Conclusões:

1. Há sistemas políticos ainda piores que o nosso.
2. 23% da população italiana com 18 ou mais anos é composta por juristas.

(Obrigado ao Andrés pela experiência inolvidável de olhar para um boletim de voto destes).

Porto. IPOM, 16-19 Junho, N=797, Tel.

PSD/CDS-PP: 55,2%
PS: 23,5%
CDU: 9,2%
BE: 8,1%
OBN: 4,1%

Esta é a terceira sondagem publicada sobre as autárquicas do Porto, que eu conheça. Nas três, a diferença entre Rio e Elisa é sempre ampla e significativa. Mas nas duas pós-Europeias a diferença é muito maior.

Obrigado ao Gabriel e ao João.

Grande Porto

Desculpem a ignorância, mas o Grande Porto tem site? Já publicou duas sondagens, mas não consigo saber os pormenores (amostra, instituto, etc.). Alguém ajuda?

Legislativas. Aximage, 1-3 e 6 de Julho, N=749, Tel.

PS: 30,5%
PSD: 30,3%
BE: 13,3%
CDU: 9,5%
CDS-PP: 6,1%

O total é 89,7%. A notícia na net não distingue os restantes 10,3% em indecisos e OBN, mas é possível que a notícia em papel o faça.

quarta-feira, julho 08, 2009

Contribuições para o debate sobre o sistema eleitoral português

Na Indonésia, o Presidente Susilo Bambang Yudhoyono parece ter sido reeleito. Numa das notícias, explica-se que, segundo a lei eleitoral indonésia, os candidatos, depois de registarem as suas candidaturas junto da Comissão Nacional de Eleições, são sujeitos a uma bateria de exames físicos e psicológicos no hospital do Exército, incluindo a aplicação do Minnesota Multiphasix Personality Inventory, um teste destinado a detectar sintomas de hipocondria, depressão, histeria, paranóia e esquizofrenia.

Atalhos informacionais

Pegando nos dados dos inquérito sobre Lisboa feito pelo CESOP, é possível testar os efeitos de alguns atributos dos eleitores nas suas actuais intenções de voto. Foi o que fiz, numa análise muito rough and ready (faltam variáveis de controlo potencialmente importantes, tais como ideologia, id. partidária, etc.). A pergunta é: que aspectos ajudam mais a distinguir aqueles que tencionam votar Santana Lopes dos que tencionam votar António Costa? Usei uma regressão logística, com voto em Costa codificado como 0 e PSL como 1.

Instrução, sexo e idade são irrelevantes. Curioso, mas não surpreende quando a escolha é apenas entre PS e a direita. O coeficiente associado à instrução é positivo (mais instrução, maior propensão para votar PSL em vez de Costa na amostra) mas não é significativo com p<0,05. Obviamente, a avaliação da actuação de António Costa é o factor determinante, mas é um indicador, em si mesmo, demasiado "próximo" do voto, sendo provavelmente mais instrutivo retirar a variável do modelo. E o mais interessante é que, quando o fazemos, verificamos de que forma a percepção dos problemas da cidade afectam a opção Costa vs. PSL. E são duas, e só duas, as percepções relevantes para distiguir estes dois grupos de eleitores: criminalidade e sujidade das ruas e dos espaços verdes. Quanto maior a gravidade apercebida destes problemas, maior a propensão para votar PSL em vez de Costa.

Quando os grupos comparados são aqueles que tencionam votar em Costa (0) vs. os que tencionam votar num qualquer outro partido (1), a questão da criminalidade deixa de ser significativa. É, portanto, um factor que joga mais na escolha entre Costa e a coligação de direita do que na opção genérica "incumbent" vs. oposição. Mas a questão da sujidade das ruas e espaços verdes permanece (e o coeficiente até cresce em dimensão e significância estatística): é esta percepção, positiva para alguns (29% dos votantes prováveis) mas negativa para a maioria (71% dos votantes prováveis), o aspecto que mais ajuda a diferenciar os que tencionam votar em Costa dos que tencionam votar noutra lista e candidato qualquer.

Banal? Talvez. Mas quando olho para a lista dos outros problemas sobre quais pedimos opiniões aos eleitores, julgo compreender. Trânsito, transportes, habitação, degradação de edifícios são problemas "macro", que envolvem factores fora do controlo da CML (o que não quer dizer que a CML faça tudo aquilo que está ao seu alcance nestes domínios). Criminalidade é, em grande medida, um problema de percepção. Na falta de dados que permitam relacionar as pessoas com contextos concretos de insegurança, o que sobra são percepções fundadas em predisposições ideológicas, e por isso se entende que conte apenas numa escolha Costa/PSL, ou seja, esquerda/direita. E a cultura, digamos, não é problema sério para muita gente.

Resta a "sujidade". Uma espécie de "atalho informacional": se uma câmara é vista como conseguindo manter uma cidade limpa e arranjada, também não há-de ser má em tudo o resto. Mas se é vista como não conseguindo cumprir os "serviços mínimos", isso é mau sinal para tudo o resto. Os eleitores até podem ter pouca informação, mas não são parvos a usarem a que têm.

sexta-feira, julho 03, 2009

Outro planeta

Passei esta semana em Braga, na Universidade do Minho, num Curso de Verão organizado pelo Núcleo de Investigação em Politicas Económicas, onde trabalha o meu amigo LA-C. O curso foi leccionado por Joshua Angrist, do MIT, um economista americano muito conhecido que falou sobre um conjunto de técnicas econométricas destinadas a estimar rigorosamente efeitos causais recorrendo a dados observacionais ou a corrigir problemas ocorridos em estudos experimentais onde, apesar da aleatorização dos sujeitos, não se consegue evitar que os grupos de controlo e de tratamento se seleccionem, em parte, a si próprios. Parte significativa da matemática utilizada para provar teoremas, confesso, passou-me por cima. Mas as técnicas e a sua aplicação não são especialmente complicadas e a coisa toda foi muito bem feita, bem organizada e muito estimulante.

Se falo nisto é apenas para assinalar que muitos dos trabalhos de Angrist têm como objectivo estimar as consequências de variações institucionais e de intervenções concretas nas politicas públicas. Que tipos de escolas produzem melhores resultados nos exames dos alunos? Qual o efeito da dimensão das turmas? Vale a pena avaliar os professores, e como? Que impacto têm as políticas laborais activas? Quais os efeitos do serviço militar obrigatório nos rendimentos futuros dos recrutados? E do prolongamento da escolaridade obrigatória? Etc, etc, etc. Aquilo que mais me impressionou no contacto com esta bibliografia é a compreensão da distância abissal entre a natureza do debate sobre as politicas públicas em Portugal e nos Estados Unidos. Nos EUA, a preocupação com medir os efeitos das politicas vai ao ponto de os organismos públicos organizarem frequentemente experiências. Um dos exemplos dados por Angrist foi uma experiência em Minneapolis, onde, para os casos de violência doméstica, os polícias tinham instruções para lidar com eles de formas diferentes mas aleatorizadas, de forma a que a comparação entre os efeitos das diferentes abordagens (medidos como a necessidade de regressar à mesma casa nos 6 meses seguintes) pudesse ser feita sem necessidade de excessiva preocupação com todos os outros factores que podem afectar esses efeitos. E como estas experiências há centenas.

E Portugal? Posso estar enganado. E se me dessem exemplos de uma (1) medida legislativa que tivesse sido precedida por estudos deste género eu ficava contente por me ter enganado. Mas estamos, creio, noutro planeta.

Legislativas. Eurosondagem, 25-30 Junho, N=1024, Tel.

PS: 35,1%
PSD: 33,0%
CDU: 9,7%
BE: 9,6%
CDS-PP: 7,4%
OBN: 5,2%

Aqui. Uma frase intrigante na notícia: "Registe-se ainda que neste barómetro os indecisos situam-se nos 19,5% e a taxa dos que não sabem e não respondem atinge os 16,7%."

quarta-feira, julho 01, 2009

Porto. CESOP, 22-28 Junho, N=684, Tel.

Podem descarregar aqui uma síntese dos resultados. É um bocadinho mais pesado que o costume porque tem gráficos.